giovedì 29 novembre 2018

ELABORATI GRUPPO CLASSI TERZE

Cari lettori,
qui sotto trovate gli elaborati prodotti dai ragazzi del Gruppo Classi Terze: si tratta di riflessioni sulla mafia, basate sulle lezioni e sui capitoli - finora letti - del libro "Per questo mi chiamo Giovanni".



In base alle pagine del libro “Per questo mi chiamo Giovanni” lette in classe e alle lezioni scorse, rifletti ed esprimi il tuo pensiero riguardo alla mafia (caratteristiche, problematiche legate alla criminalità organizzata, azioni illegali e guadagni illeciti).

La mafia è una forma di criminalità organizzata, divisa in parti secondo una gerarchia come una vera e propria società, sviluppatasi come un parassita a ridosso di quella buona e giusta. Commette ogni giorno crimini di ogni tipo, dai furti agli omicidi, e tutto questo per difendersi, aumentare la propria influenza e potere, o per guadagnare illegalmente. Gestisce numerosi giri di droga, dà lavoro a molti operai aprendo cantieri illegali.  Guadagna tramite varie pratiche illegali, una di queste chiamata “pizzo”: si tratta di chiedere ogni mese dei soldi ad un venditore che,se  non accetta, viene minacciato e, se continua a non dare i soldi richiesti, o viene ucciso o gli viene fatto esplodere il negozio. Guadagna anche tramite i traffici d’armi, di droga o di persone, o tramite la vendita di sigarette e lo smaltimento di rifiuti in discariche non autorizzate o in mare.
La mafia è divisa in famiglie, ognuna di queste comandate da un boss, ma tutte sotto un unico nome (in Sicilia): Cosa Nostra. Per entrare a far parte di queste famiglie bisogna partecipare ad una cerimonia, in cui un anziano annuncia il giuramento che si dovrà rispettare, e accettare, e all’uomo che sta entrando viene dato un santino in fiamme, da far passare tra le mani pronunciando le seguenti parole: “possano bruciare le mie carni se tradirò la mafia”. Finita la cerimonia l’uomo diventa un affiliato. Tra loro gli affiliati si chiamano “uomini d’onore”.
Ogni famiglia comanda una parte di città o di regione e ognuna ha le proprie caratteristiche, ma tutte hanno tradizioni e metodi simili. Quando due famiglie entrano in contrasto, si parla di faida. La famiglia sconfitta viene cacciata o inglobata nella vincitrice, la quale accresce il proprio potere.
Secondo la mafia, se non c’è una prova non c’è il crimine, se non c’è il cadavere non c’è l’omicidio: è il concetto di “lupara bianca”. Per questo i mafiosi sciolgono nell’acido i propri nemici e li fanno sparire, oppure cementano i piedi delle proprie vittime e li lasciano annegare in mare.
Nel libro letto in classe si paragona la mafia ad un personaggio, Tonio, il bullo della classe, il quale ogni settimana si intasca la paghetta dei propri compagni e fa male a chi non gliela dà.
Secondo me, la mafia sbaglia fin dalla prima azione commessa: i mafiosi guadagnano senza sforzarsi, uccidono chi non obbedisce e creano un proprio mercato sotto il naso del governo. Bisognerebbe combatterli entrando tra le loro fila e distruggendoli dall’interno.
M. V. 3C

La mafia si può ritenere una forma di criminalità organizzata, perché dietro tutte le sue azioni c’è un ragionamento ben curato, ed è una vera e propria famiglia di cui fanno parte, ad esempio, il “capofamiglia”, il “picciotto” e l’“affiliato”.Ogni famiglia comanda una propria parte di città o un vero e proprio territorio (di solito i mafiosi tra di loro tendono a chiamarsi “uomini d’onore”). Quando la mafia uccide cerca di non lasciare prove (in questo caso si parla di “lupara bianca” concetto legato alla pratica di sciogliere nell’acido i corpi o di gettarli in mare con i piedi ricoperti di cemento, così la persona non riesce a riemergere a galla).   

La mafia guadagna illegalmente con il pizzo, l’usura, i traffici di armi, di stupefacenti e sigarette; la mafia guadagna in modo illecito sin dall’Ottocento, quando si occupava dell’esportazione di agrumi.
Nel libro “Per questo mi chiamo Giovanni” la mafia viene paragonata al bullismo, per via dell’uso della violenza, perché i mafiosi cercano di intimidire la propria “preda”. La mafia non vuole che si parli di essa e, se qualcuno dice una parola di troppo, viene addirittura ucciso: la paura che incute la mafia spesso induce all’assoluto silenzio, all’omertà.
Secondo me non è giusto che i mafiosi possano guadagnare in modo illegale (ad esempio minacciando i lavoratori, pretendendo denaro tramite minacce), perché ci sono persone che guadagnano i soldi onestamente.
 M. S. 3C

La parola “mafia”, scritta “maffia”,appare per la prima volta nei dizionari nel 1861. La mafia, secondo me, è una forma di bullismo, ma organizzata.
I mafiosi pensano di potersi permettere di essere al di sopra della legge e molto spesso, per ottenere quello che vogliono,usano la violenza e ricattano le persone.
Essi tra di loro non si chiamano “mafiosi” ma “uomini d’onore”; per diventare “uomini d’onore” bisogna partecipare a un rituale in cui il più anzianoconduce la cerimonia insieme a due testimoni, mentre il “nuovo mafioso” deve giurare di non tradire mai “la Cosa”. 
La mafia è organizzata come una grande piramide: a capo di tutto c’è il “boss cupola”, subito sotto ci sono i capi delle province, poi i capimandamento, i capi famiglia,i consiglieri dei capi famigli, infine i capidecina che controllano i “picciotti”.La mafia è una gerarchiaal cui vertice ci sono poche persone o solo una.
La mafia può causare anche disastri ambientali perché le discariche illegali smaltiscono in modo sbagliato rifiuti, anche tossici, causando danni all’ambiente e alla nostra salute (ci sono stati casi di morti per tumore);alcune statistiche spaventose spiegano che su 6286 discariche in Italia solo 1420 sono autorizzate.
I mafiosi, molto spesso, per il contrabbando, lo spaccio e la prostituzione, usano i minorenni perché, se vengono arrestati,la condanna nei loro confronti e più clemente e perché molto spesso sono ragazzi che vivono per strada. I mafiosi molto spesso ricattano piccoli proprietari di negozi chiedendo una percentuale del loro guadagno e possono minacciarli se rifiutano. Oltre al pizzo, esiste anche l’usura, che è la pratica con cui un mafioso presta denaro e al momento della restituzione chiede un interesse molto elevato.
La maggior parte dei guadagni dei mafiosi è legata alla prostituzione, al traffico d’armi e allo spaccio di droga. La mafia, con tutte queste pratiche, si è creata un’economia che difende con la violenza.
Secondo me la mafia può essere sconfitta stando al suo gioco, con la sua stessa medicina, dando giustizia a tutte le persone che sono morte ingiustamente e punendo i responsabili della loro morte. La mafia si crede così tanto potente a causa della nostra paura.
A. N. 3C

Secondo me la mafia è una forma di bullismo organizzata, perché, come i bulli, i mafiosi fanno i prepotenti con i più deboli. La prima volta che il termine “mafia” venne utilizzato fu in un dizionario nel 1861 (più precisamente, il dizionario riportava la parola “maffia”), con il significato di terrore e paura.
La mafia è una società organizzata e questo significa che i mafiosi non operano da soli, ma lavorano insieme come se fossero una famiglia. Per entrare nella mafia si deve fare un rituale, in cui si deve giurare eterna fedeltà alla mafia,dalla quale, per i mafiosi, non si può uscire. L’organizzazione mafiosa si può rappresentare come una grande piramide alla cui base ci sono i soldati (picciotti), poi, salendo, si collocano il capo famiglia, il capodecina, il consigliere (sottocapo) e infine il boss cupola, la persona più importante e della famiglia che comanda tutto (ad esempio, i movimenti della mafia); nessuno sa chi sono queste persone, se non loro.  Esistono più famiglie mafiose e spesso esse sono in competizione o in guerra tra di loro.
La mafia ricatta le persone in vari modi (ad esempio, entrando in un negozio e chiedendo al proprietario una somma di denaro, minacciandolo di bruciargli il negozio se dovesse rifiutarsi di versare la somma).
La mafia agisce in modo negativo anche sul territorio smaltendo in modo scorretto i rifiuti (anche quelli tossici provenienti dalle industrie) e può causare l’inquinamento dell’ambiente, specialmente dei mari e delle zone cittadine e questo puòa sua volta causare malattie, come inumerosi casi di tumore, e danni per gli animali.
La mafia non guadagna solo sulla gestione dei rifiuti, ma anche attraverso il contrabbando di sigarette, la prostituzione, lo spaccio di droga, il gioco d’azzardo e la vendita delle armi (oltre alle pratiche illegali del pizzo e dell’usura). A volte i mafiosi arrivano ad uccidere e per non lasciare provepossono sciogliere i cadaverinell’acido.
Tra le azioni della mafia vi è anche lo sfruttamento minorile, che secondo me è una cosa molto sbagliata perché non solo è una cosa brutta ed è un lavoro sporco, ma anche perché i ragazzini sfruttati spesso non si rendono conto di essere al servizio di criminali; a questo bisognerebbe trovare un rimedio.
A. M. 3B

ECOMAFIA

L’ecomafia è la mafia che specula sull’ambiente (infatti guadagna sullo smaltimento illegale dei rifiuti e, come sappiamo, i rifiuti bisogna riciclarli e non buttarli nel mare).
Le conseguenze principali di ciò sono:
- l’inquinamento dei mari e dell’aria
- casi morti di tumore;
- danni ambientali, legati al fatto che viene rovinato il paesaggio.
Secondo alcune statistiche, lo scorretto smaltimento dei rifiuti, con tutte le sue conseguenze, riguarderebbe circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti industriali all’anno.

ECONOMIA MAFIOSA

I guadagni illeciti della mafia possono essere legati a certe attività illegali, come il contrabbando di sigarette, la prostituzione, lo spaccio di droga, la contraffazione delle marche e il traffico d’armi.

PIZZO E USURA

Il pizzo e l’usura sono due pratiche esercitate dalla mafia:
- il pizzo è una somma di denaro che i mafiosi chiedono ai negozianti, mettendo paura;
- l’usuraio è una persona che presta del denaro, ma poi richiede un interesse molto elevato (questa persona è detta “cravattaro” ).


 LA NOSTRA RIFLESSIONE

Secondo noi la mafia sfrutta le risorse ambientali solo per arricchirsi in modo illecito.
Ci chiediamo se i mafiosi siano consapevoli delle conseguenze delle loro azioni illegali sull’ambiente, ad esempio il danneggiamento dell’ecosistema causato dall’ inquinamento dei mari.  
La mafia inoltre danneggia la società italiana, specialmente per il traffico d’armi e lo spaccio di droga, dato che la droga è molto diffusa tra noi giovani e rovina le nostre vite.
Infine la mafia rende difficile la vita quotidiana dei cittadini che sono costretti a convivere con essa.

J. D. 3A
E. I. 3B

LA MAFIA
La mafia è una criminalità organizzata che è simile al bullismo e pensa di controllare tutto. La parola mafia appare per la prima volta nel dizionario nel 1861. La mafia di Cosa Nostra è organizzata secondo una gerarchia, di cui fanno parte il “capofamiglia”, il “sottocapo”, il “consigliere”, i “capidecina” e i “soldati”, detti anche “picciotti”.
CARATTERISTICHE DELLA MAFIA
La mafia pensa di ottenere tutto quello che vuole e di avere controllo sul territorio anche tramite attività che danneggiano l’ambiente (in questo caso si parla di ecomafia);le conseguenze principali dell’ecomafia sono l’inquinamento dei mari e i casi di morti di tumore, perché molte persone muoiono a causa del modo scorretto di smaltire i rifiuti tossici.
Con il termine economia mafiosa, invece,si indicano tutti i guadagni illeciti della mafia; alcune attività illegali riguardano il contrabbando di sigarette, la prostituzione, lo spaccio di droga e il traffico d’armi. Lo sfruttamento della prostituzione riguarda persone disagiate,anche minorenni, che vengono utilizzate per guadagnare e secondo noi questo è molto sbagliato. Lo spaccio di droga può coinvolgere minorenni che la acquistano e a volte la vendono a diverse persone, ma secondo noi fanno solo male a se stessi e danneggiano gli altri.
LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Secondo noi, la mafia danneggia la società facendo paura al popolo(bambini,ragazzi,adulti), pretendendo di controllare il territorio e l’economia con dei guadagni illeciti e con lo sfruttamento minorile (per esempio,spesso bambini che vivono in strada vengono usati dai mafiosi per le loro attività).

Y. A. 3B e M. G. 3B






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